I due modi di essere cani

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.coral.
view post Posted on 4/6/2010, 23:32




Mentre nelle sale del Lingotto si celebrava una sfida internazionale,
al Novotel sfilavano i meticci



PAOLA ITALIANO

TORINO
Cani con pedigree, profumati e dal portamento elegante da una parte; dall’altra, cani di ogni razza, qualcuno un po’ acciaccato e molti meticci. Sono le due esposizioni canine che si sono svolte il 30 Maggio a Torino. Due eventi e due filosofie opposte di concepire il rapporto con Fido. Al Lingotto si è tenuto un evento internazionale, valevole per campionati italiani ed europei.
I cani sfilavano sul tappeto del «ring», con tanto di podio finale, mentre intorno a loro professionisti della toelettatura preparavano con spazzole, phon e prodotti ricercati i candidati al titolo. Alcuni gareggiano per passione, per altri è un’occasione di incontro con i selezionatori.


«Sono qui per far giudicare i miei animali - spiega Giada Castellan mentre spazzola Spanky, pastore australiano - perché vorrei allevarli. I giudici possono dire se sono adatti o meno alla riproduzione». Maria Chiara De Micheli è con Hack, un alano nero, e ammette invece la vanità: «Pensi che il tuo cane sia bello e vuoi un riconoscimento».
Tutti respingono le accuse degli animalisti di forzare gli amici a quattro zampe a comportamenti innaturali. Biagio Cellamare spiega così «l’acconciatura» del suo barboncino, che alterna pon pon di pelo a parti tosate. «È una toelettatura nata nel V secolo per la caccia alle anatre. Il pelo folto fa da muta per proteggere polmoni e reni, quello sulla coda fa da timone». Una tradizione secolare, e poco importa se Memole, il cane, non ha mai cacciato un’anatra.

«Ogni razza ha uno standard - conferma il giudice Giovanni Pentenero - si valuta quanto l’esemplare ci si avvicini. I criteri sono funzionali. Il mantello dell’Irish Water Spaniel, ad esempio, deve assorbire poco l’acqua per permettergli di asciugarsi in fretta quando esce da un fiume nelle battute di caccia». Intanto dall'altra parte della città, nel giardino del Novotel di corso Giulio Cesare, altri cani sfilavano. Ma i giudici erano bambini, con due palette per votare: «Bello» oppure «Bellissimo».
«Il concetto è che non esistono cani brutti o belli - spiegano gli organizzatori Davide Pellegrino e Paolo Laganà - l’affetto che gli animali sanno darci non ha distinzioni di razza». Nessuna gabbia, gli animali scodinzolano sul prato. C’è Snoopy, adottato dopo essere stato buttato nell’immondizia. O Ludmilla, vittima di maltrattamenti, ora fedele compagna di Alessandro, 10 anni: «Quando è arrivata non mi piaceva, era tutta morsicata. Ora è la mia migliore amica». L'angolo della toelettatura non ha ambizioni estetiche.
«Il pelo non si può cambiare - dice Paola Tonin - meglio una piccola macchia che una dermatite». I ragazzi del portale www.lacuccia.net e del giornale Zampe&Zampe, hanno poi allestito quattro set a tema. Cani e padroni si sono fatti fotografare per un calendario che servirà a finanziare campagne contro l’abbandono. C’era anche un confessionale, stile Grande Fratello, per raccontare il rapporto con l’amico animale. E non c’erano solo cani, ma anche gatti, criceti, e pure un furetto. Per la cronaca: la sfilata è stata vinta da Maya, pastore tedesco adottata dal giovane Fabio. Per il quale, con il suo affetto, Maya è da anni la migliore terapia.

Fonti: X, X
 
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Ruthie
view post Posted on 7/6/2010, 20:24




Ma dai.... L'umana di Dalì che si è fatta intervistare :-P

Carina l'idea... a saperlo magari avrei portato Wilsino, purtroppo io non sono mai riuscita a trovare esposizioni amatoriali dove possano entrare meticci o anche cani di razza sprovvisti di pedigree =(
 
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1 replies since 4/6/2010, 23:32   199 views
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